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Un gioco. Così Luca Cantù, piemontese dalla nascita, classe 1983 e quasi quindici anni dietro i fornelli, definisce la sua cucina. Un gioco che inizia dalla materia prima ma si caratterizza per le sue due anime: cremosità e croccantezza che accompagnano, senza esclusioni di colpi, ogni sua portata.
La sua forza sono i pochi ingredienti dalla grande sostanza. Luca Cantù non ricerca fronzoli ma un piatto pulito. Non ci sono filtri, il suo modus operandi è semplice così come è anche Luca nella quotidianità.
La sua cucina, che dimostra certamente qualche influenza proveniente da quella di Alessandro Boglione, lo chef dalla fama internazionale con cui Luca ha lavorato per dieci anni come braccio destro, ben si accorda con la filosofia de La Granda, dove Luca si sperimenta al fianco di un grande esperto come Sergio Capaldo.
Se la semplicità, caratteristica in grado di far emergere la qualità della materia prima, è la carta vincente di Luca, non vi è dubbio che il matrimonio con La Granda sia destinato a durare a lungo.